Creatività e Immaginazione: sviluppare gli strumenti per uscire dai vicoli ciechi e dai labirinti della vita.

Non devi saperlo, immagina.

Questa frase è decisamente frequente nelle sedute con me.

Davanti a qualcosa che non abbiamo mai fatto, davanti a qualcosa che non è nel nostro panorama di comportamenti abituali, è facile che ci venga da dire “non lo so”, “non lo so fare”. Quello che in questi casi ci dimentichiamo è che se non sempre sappiamo qualcosa, è sempre possibile per noi poterla immaginare.

Non ci credete?

Allora vi chiedo di fare questo piccolo esperimento. Dopo aver letto il testo, vi chiedo di chiudere gli occhi e di immaginare.

“Immagina di essere in un prato verde in una mattina di primavera. Il sole splendente ti riscalda il viso e il vento leggero ti accarezza i capelli. Attorno a te ci sono diversi alberi e ogni tanto senti il cinguettio degli uccellini che si rincorrono tra i rami. Ti guardi intorno e alla tua sinistra vedi un albero che non hai mai visto prima. E’ impressionante per quanto è alto e grosso. I suoi rami nodosi salgono fino alla cima intersecandosi tra loro come a formare una enorme scala. I riflessi che filtrano tra le foglie creano un gioco di luci e colori tale che l’albero sembra variopinto. Ti avvicini, sfiori con i polpastrelli la morbida corteccia e senti il profumo dell’albero. Un profumo che odora di muschio, di acqua fresca, di legno, di roccia, di primavera. Un profumo così buono che ti senti come a casa…”

Siete di nuovo qui?

Sicuramente qualcosa avete immaginato, anche se probabilmente non tutto quello che ho suggerito nella visualizzazione. C’è chi privilegia il canale visivo, chi quello uditivo, più raramente chi quello tattile e olfattivo ma comunque sono certa che avete visualizzato il vostro albero. Non il mio, magari non con tutte le caratteristiche che ho proposto, ma il vostro. Ed è possibile che assomigli a qualche albero che conoscete, o che avete già visto, allo stesso tempo ne avete creato uno vostro, con i colori, gli odori e le sensazioni che vi sono venute in mente in quel momento.

Se avete anche solo visualizzato qualcosa di tutto ciò, non potete dire che non sapete immaginare.
Potreste essere un po’ fuori allenamento, questo si. E come molte altre capacità dell’essere umano, anche l’immaginazione e la creatività sono competenze che si possono allenare e sviluppare.

In Gestalt, l’immaginazione e la creatività sono gli strumenti chiave per poter avviarsi al cambiamento. Qualsiasi comportamento, discorso, movimento nuovo che intendiamo fare ha bisogno di essere prima immaginato.

Non pensato, immaginato.

Sapete qual è la differenza?
Le sensazioni e le emozioni che accompagnano l’immaginazione, non esistono nel puro pensiero cognitivo.

Tornando alla nostra visualizzazione di prima, se vi siete calati davvero nell’immaginare sfruttando le indicazioni che vi ho fornito, potrei chiedervi: che effetto vi ha fatto? Magari non avete provato emozioni intense, ma sono sicura che sapreste dirmi almeno se vi è piaciuto o se è stato sgradevole. Questo non è possibile se ci limitiamo a pensare a qualcosa perché quando pensiamo ci limitiamo ad attivare una funzione cognitiva.

Quando immaginiamo, invece, abbiamo la possibilità di verificare che effetto ci fa. E allora, grazie all’immaginazione, possiamo sperimentare ad esempio se un’azione che intendiamo svolgere o una frase che vogliamo dire ci può far stare bene o male, ci convince oppure no. E la cosa meravigliosa dell’immaginazione è che non ci sono limiti alla creatività. E più siamo creativi, più ci verranno in mente delle alternative, si apriranno nuove strade e non saremo più incastrati nei labirinti dell’abitudine e delle nevrosi.

Ogni vero cambiamento, ogni creazione vengono prima sperimentati e collaudati attraverso l’immaginazione, per poi essere attuati e diventare reali.

Creatività Albert Einstein

Marianna Turriciano