Supervisione professionale a Casalecchio di Reno e Vergato

La supervisione è un momento fondamentale per chi lavora nell’ambito sociale e sanitario a contatto con le persone e con disagi e sofferenze. Se sei un/a professionista della relazione d’aiuto, la supervisione ti è indispensabile, qualunque sia il tuo ruolo e qualunque siano l’orientamento e l’approccio che usi.

Cos’è la supervisione?

La supervisione, in generale, è il modo con cui il professionista può monitorare quello che succede nel proprio lavoro, su un piano tecnico, su un piano relazionale e su un piano personale. Ti può servire a:

  • sentirti sostenuto/a in un momento di difficoltà con il cliente/paziente/coppia/gruppo, ecc…
  • comprendere come poter superare blocchi e punti di stallo a livello tecnico
  • sbloccarti rispetto a difficoltà relazionali che possono insorgere con alcuni clienti/pazienti
  • diventare consapevole delle tue sofferenze che possono emergere davanti ai problemi portati dai clienti/pazienti
  • imparare ad essere empatico/a senza “portarsi a casa” il dolore altrui
  • conoscere e accettare i tuoi limiti come professionista
  • imparare come stare a contatto con persone che vivono emozioni molto forti (rabbia, dolore, panico…)
  • imparare a mettere e mantenere i tuoi confini
  • fare il tuo lavoro con piacere e sicurezza

A chi si rivolge la supervisione?

  • psicoterapeuti
  • psicologi
  • counselor
  • mediatori
  • coach
  • medici
  • infermieri
  • educatori
  • assistenti sociali
  • OSS
  • qualsiasi altra figura che operi in ambito sociale e sanitario

Perché la supervisione in questo tipo di lavori è indispensabile?

Perché siamo esseri umani, per quanto bravi e desiderosi di aiutare il prossimo. Perché abbiamo la nostra storia, il nostro mondo emotivo, le nostre convinzioni e le nostre nevrosi. E oltre a lavorare su di noi attraverso la psicoterapia, ogni tanto abbiamo bisogno di monitorare cosa facciamo anche e soprattutto sul piano professionale, guardandoci dall’esterno attraverso gli occhi di un altro professionista.

Solo il professionista che continua a prendersi cura di sé può davvero essere d’aiuto agli altri.

Come funziona la supervisione?

L’approccio di riferimento è quello della Psicoterapia della Gestalt fenomenologica-esistenziale, che fa parte del più ampio ambito della Psicologia Umanistica.
L’attenzione viene posta sull’essere umano e sulla relazione. Questo significa che è fondamentale quello che il professionista vive quando è in relazione con il cliente/paziente: cosa sente, cosa pensa, che idee ha, cosa si immagina e cosa non funziona.

In Gestalt è importante come il singolo individuo percepisce il mondo, qual è il suo vissuto personale, piuttosto che i fatti accaduti. Quindi il focus della supervisione è sul vissuto emotivo del professionista e quello che vive quando è in relazione con il cliente/paziente.

Questo tipo di supervisione durante il colloquio prevede: attività di role playing, il lavoro con la sedia calda di Fritz Perls e attività creative e immaginative.

Il professionista viene così aiutato a diventare consapevole di ciò che riguarda il proprio mondo interno, separarlo dal mondo interno del cliente/paziente, e di quello che accade nella relazione tra i due. L’obiettivo è supportare il professionista nello sviluppo della propria creatività per immaginare come poter aiutare il cliente/paziente e come poter ripristinare una relazione di aiuto sana e utile ad entrambi.

Ore di supervisione certificabili per l’aggiornamento professionale e l’acquisizione di crediti formativi.