Comunicazione Nonviolenta (CNV)
La Comunicazione Nonviolenta è un metodo semplice ed efficace per modificare il proprio modo di comunicare e costruire relazioni autentiche ed empatiche.
E’ un processo ideato da Marshall Rosenberg per ritornare in contatto con ciò che ci rende davvero umani: i nostri sentimenti e i nostri bisogni.
Rosenberg, psicologo americano, dopo aver vissuto ed esser stato testimone di diverse vicende di discriminazione e violenza, ha cominciato a chiedersi che cos’è che in queste situazioni ci può aiutare ad evitare una escalation di violenza.
Analizzando il linguaggio, si è accorto che siamo portati a comunicare quotidianamente in maniera violenta. Soprattutto, lui dice, siamo abituati a rimanere su un piano di giusto/sbagliato, vero/falso, buono/cattivo, normale/non normale… che ci porta inevitabilmente a vedere gli altri come dei nemici nel momento in cui giudichiamo sbagliato quello che fanno, pensano, sono.
Questo è il linguaggio sciacallo, il linguaggio dei giudizi moralistici. E’ istintivo e non viene attuato per scelta poiché non è filtrato dalla consapevolezza. Lo sciacallo in natura è un animale carnivoro, che fa branco soprattutto per cacciare. E’ anche la parte di noi che si attiva in situazioni di pericolo, che ci difende attaccando per proteggerci.
In questo “gioco”, aggiunge Rosenberg, c’è sempre qualcuno che usa il proprio potere sugli altri, o che lascia che gli altri usino il proprio potere su di sé. E’ un “gioco” che prevede premi e punizioni, in cui i sentimenti vengono usati per manipolare gli altri, e in cui le persone fanno quello che vogliamo solamente per paura, vergogna o senso di colpa. In questo “gioco” perdiamo tutti, poiché nessuno fa qualcosa che provenga davvero dal cuore. La nostra vita, in questo modo, si inaridisce anche quando apparentemente otteniamo ciò che vogliamo.
Quando facciamo qualcosa che non nasce direttamente dal cuore, ma nasce dalla paura e dal senso di colpa, ne paghiamo il prezzo. E lo pagano anche le persone intorno a noi.
La nostra cultura e l’educazione stessa vanno in questa direzione, allontanandoci da ciò che arricchisce davvero la nostra vita: uno scambio in cui le persone usano il proprio potere insieme agli altri, invece che sugli altri. Uno scambio in cui ognuno esprime se stesso interessandosi agli altri. Uno scambio che arricchisce la relazione poiché c’è un dare e un ricevere dal cuore.
Questo è ciò che Rosenberg chiama il linguaggio giraffa, che è il linguaggio del cuore, la modalità che ci porta a comunicare empaticamente. La giraffa è il simbolo della comunicazione empatica poiché è il mammifero terrestre con il cuore più grande al mondo, non ha nemici naturali perché nonostante sia vegetariana, in caso di bisogno si sa difendere senza problemi. Il suo lungo collo rappresenta sia la vulnerabilità che la forza di questo animale. Il linguaggio giraffa implica l’essere consapevoli dei propri bisogni e sentimenti. Significa trasformare le reazioni istintive in risposte consapevoli, in cui le nostre scelte ci portano in direzione di ciò che arricchisce la nostra vita e quella altrui.
Il processo della CNV proposto da Rosenberg prevede 4 passaggi:
1. descrivere ciò che accade attraverso l’osservazione,
2. esprimere i propri sentimenti,
3. condividere i propri bisogni,
4. formulare delle richieste
Questo processo è naturale, ma necessità di molta pratica per essere utilizzato con fluidità. Infatti, non è così scontato riuscire a mettere da parte tutte le sovrastrutture che abbiamo e ritornare a qualcosa di più semplice. Inoltre, questo approccio richiede una disponibilità all’ascolto di sé, in modo da sviluppare la nostra sensibilità. Solo così diventeremo sempre più abili a cogliere tutto ciò che ci accade, prestando attenzione anche agli altri.
Dare valore alla propria individualità riconoscendo quella altrui significa essere capaci di integrarsi e accettare le diversità. Si può benissimo litigare utilizzando la CNV, poiché CNV non significa andare d’accordo, ma rispettarsi anche nelle divergenze. La CNV, infatti, è un metodo adatto alla gestione e alla risoluzione dei conflitti.
Esercitarsi con pazienza e fare del nostro meglio per mettere in pratica quello che apprendiamo, significa diventare parte attiva nella costruzione di una società basata sul rispetto reciproco. Non possiamo cambiare il mondo, ma possiamo iniziare dalla nostra vita, con le relazioni che costruiamo e le persone che ci circondano.
La Comunicazione Nonviolenta è un processo da applicare innanzitutto verso se stessi.
Entrare nel mondo della CNV significa innanzitutto imparare a stare con se stessi in maniera diversa. Molto spesso ci giudichiamo, ci critichiamo e ci mettiamo da soli una gran pressione quando non siamo all’altezza delle nostre stesse aspettative. Insomma, diventiamo facilmente i peggiori nemici di noi stessi. Allo stesso modo, raramente ci riconosciamo la fatica che facciamo, o accettiamo di essere diversi da come vorremmo, o ci concediamo un po’ di tregua trattandoci con tenerezza.
La CNV aiuta a sviluppare l’autoempatia, poiché lo stesso processo di comunicazione creato per costruire relazioni più efficaci con gli altri, può essere benissimo applicato anche verso se stessi. Anzi, Rosenberg sosteneva che questo fosse la base per poi poter utilizzare la CNV con gli altri.
Alla base di tutto questo, tuttavia, serve avere intenzione di costruire qualcosa di diverso.
Senza l’intenzione di trovare una connessione umana con gli altri, nemmeno l’applicazione precisa della Comunicazione Nonviolenta sarà efficace, poiché risulterà forzata e vuota.
Se hai voglia di entrare in questo mondo, puoi scegliere di partecipare ai gruppi di pratica che ogni tanto propongo.
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GRUPPI DI PRATICA DI COMUNICAZIONE NONVIOLENTA
Cos’è un gruppo di pratica di CNV?
E’ uno spazio in cui esercitarsi attivamente nel linguaggio della Comunicazione Nonviolenta proposta da Marshall Rosenberg con attività pratiche, momenti di riflessione e condivisione.
In ogni incontro si affrontano le varie tematiche legate alla Comunicazione Nonviolenta e si praticano le fasi del processo CNV di Rosenberg, potenziando le proprie capacità di ascolto e di empatia.
Ogni incontro ha un tema specifico e si basa sui capitoli del libro di riferimento di Rosenberg “Le parole sono finestre (oppure muri)”.
Una proposta pratica e concreta per modificare attivamente il proprio modo di comunicare, creare relazioni maggiormente soddisfacenti e risolvere i conflitti.
Come funziona un gruppo di pratica di CNV?
Il gruppo si tiene a cadenza mensile, per due ore, in date da definire.
Il mio ruolo è quello di facilitare il gruppo, aiutando i partecipanti a diventare sempre più capaci di parlare in CNV e aiutare a loro volta altre persone ad esprimersi in modo tale da arricchire la propria vita e quella altrui.
Ogni incontro prevede alcuni momenti teorici con spiegazioni specifiche sui singoli temi, esercizi individuali, attività in coppia e in gruppo, role playing, momenti di condivisione.
Ai partecipanti verranno date schede riassuntive specifiche per ogni argomento affrontato.
Obiettivi del percorso di gruppo:
– diventare più abili a riconoscere cosa vogliamo e cosa proviamo
– imparare come comunicare emozioni e bisogni in modo efficace
– liberarsi dagli stereotipi che ci impediscono di essere felici
– imparare le basi per costruire relazioni realmente soddisfacenti e autentiche
– imparare come trattare meglio noi stessi e migliorare la propria autostima e fiducia
I libri di riferimento sono:
“Le parole sono finestre (oppure muri)” di Marshall Rosenberg
“Manuale pratico di Comunicazione Nonviolenta” di Lucy Leu
Costi:
30€ a persona a incontro.
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Gruppi attualmente attivi: prossimo gruppo in partenza a Vergato (provincia di Bologna).
Fonte immagini: pixabay – immagini libere da copyright