Pensare: quando un’attività utile diventa dannosa
Pensare e riflettere sono attività prettamente mentali. Entrambe molto utili.
Grazie alla capacità di pensare, infatti, possiamo rielaborare la nostra esperienza in modo che assuma un significato. Attraverso il pensiero possiamo ripercorrere le esperienze vissute, rivedere particolari e punti di vista.
La capacità di riflettere è fondamentale per poter analizzare situazioni, idee, così come ciò che leggiamo e impariamo, allargando così la nostra conoscenza e costruendo il nostro sistema di valori e credenze.
Se la nostra attività rimane cerebrale, tuttavia, questo può diventare una limitazione. Ci sono persone che fanno di quest’arte una fortezza dentro a cui barricarsi. Di solito è la paura che conduce a questa via, lungo un sentiero in cui si agisce sempre meno.
Arrivare a vivere esclusivamente dentro la nostra testa, senza sperimentarci davvero nel mondo, è ciò che rende arida la nostra esperienza. Diventiamo spettatori di un mondo in cui non interveniamo realmente. In un certo senso, non differiamo poi molto da una statua, poiché non c’è scambio con gli altri o con l’ambiente.
Ti accorgi che tendi a vivere gli avvenimenti nei tuoi pensieri per poi non avere quasi più voglia di metterli in pratica?
Riconosci che cerchi di evitare le situazioni in cui prendere parte attiva e agire?
Ascolta la paura che probabilmente ti frena e cerca il modo di rassicurarla, affinché ti blocchi sempre meno.
Questo processo può essere abbastanza difficile da affrontare da soli, per cui non esitare a rivolgerti ad uno psicoterapeuta: il passo per ritornare a vivere attivamente la tua vita può essere davvero breve!